Esaltazione della Santa Croce

Esaltazione della Santa Croce
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S. Messa alle ore 18:00 presso la Cappella di Santa Croce in via Verzuolo

«Quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me», dice il Signore.  Gv 12,32

S. Messa alle ore 18:00 presso la Cappella di Santa Croce in via Verzuolo


Cenni Storici sulla Cappella

È quasi certo che la costruzione di questa cappella risale alla metà del 1700 contemporanea a tante altre cappelle sorte nei dintorni a quell'epoca. Ma i registri di contabilità iniziano solo dal 1855 quando era prevosto don Carlo Allinej. A quell'epoca la cappella aveva un attivo di Lire due provenienti dalle offerte dei fedeli e dalla vendita delle foglie di gelso per i bachi da seta. Da questo registro si viene a sapere che nel 1906 è stato costruito il campanile dal muratore Ruatta con una spesa di 50 lire. La campana è stata acquistata nel 1911 con una spesa di 80 lire. Nel 1927 è stato rifatto il tetto a questa cappella per una spesa di lire 1.246, tanto lavoro di volontariato e alcune spese varie per un totale di 1441 lire e 10 centesimi. In questa data la cappella chiudeva l'anno con un attivo di lire 122. A queste offerte avevano contribuito 120 famiglie versando chi dieci, chi cinque, chi tre, chi una lira. È interessante leggere sul registro parrocchiale i nomi di questi benefattori. ll più generoso era stato Ricchiardi Bernardino che aveva offerto ben 50 lire. Nella notte tra il 6 il 7 agosto 1979 la cappella subì il furto di un inginocchiatoio in noce, di un crocifisso, di 16 candelieri da altare in legno dorato: non sono mai stati ritrovati. 

Una chiesetta, vicino alla strada, dedicata alla Santa Croce è molto importante. Ci ricorda che senza Cristo, la croce parla solo di tortura, di odio e di vendetta, ma con Gesù cambia tutto. La croce diventa la più grande manifestazione dell'amore di Gesù per me. Gli scherni, gli insulti, le derisioni, le spine, i flagelli, i chiodi, le torture, il costato trafitto: tutto questo ci ricorda che Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito.

Abbiamo tanto bisogno di sentirci profondamente amati da Dio. Quanto è meraviglioso pensare che sono amato personalmente dal Signore come se al mondo non esistesse nessun altro: per me Cristo ha sofferto sulla croce! Più ci sentiamo amati da Dio e più saremo anche capaci di amarlo. Chi possiede la croce di Cristo, possiede un vero tesoro: ecco come Dio mi ama. Dalla croce Gesù chiede anche a me: Ho sete. Chi sarà così duro di cuore da non dare da bere a Gesù offrendogli il suo cuore pieno di amore?

Tratto dal Bollettino Parrocchiale - Parrocchia San Giovanni Battista - Piasco (CN) - Ottobre 2013